Me a Pezzi

Un bidone da riempire di pezzi... (di me, forse... ma meglio di notizie).

Monday, July 04, 2005

CINEMA:USA, CASE PRODUZIONE PRONTE PER MERCATO ONLINE

(ANSA) - NEW YORK, 04 LUG - E adesso tocca ai film. Dopo anni di tentennamenti gli studios holliwoodiani hanno deciso di scommettere sulla distribuzione delle produzioni cinematografiche non solo attraverso la vendita e il noleggio di dvd nei negozi, ma anche tramite il download da internet.
Dopo il successo dell'iTunes Music Store della Apple e di Msn Music della Microsoft, anche il mondo del cinema ha cominciato a pensare al download del formato digitale a pagamento.
La Corte Suprema, il tribunale dei tribunali statunitensi, si e' espressa il 27 giugno a favore dei produttori di software per lo scambio di materiale digitale on line, i programmi cosidetti 'peer to peer', come Morpheus, Win mx o Emule: la loro attivita' non costituisce una violazione dei diritti d'autore a meno che non venga fatto un invito esplicito agli utenti a violare la legge scambiando files coperti da copyright.
Questa sentenza ha subito messo in allarme i produttori di contenuti, in particolare quelli cinematografici che proprio a causa di questi software e della amplissima diffusione, anche negli Stati Uniti, delle connessioni internet a banda larga, stanno correndo i maggiori rischi di perdite di fatturati.
Tutti gli appassionati di musica online ricordano il discorso tenuto a Londra un anno fa da Steve Jobs in occasione della presentazione dell' iTunes Music Store della Apple in Europa. Il fondatore della Apple sosteneva che il grande concorrente sul mercato digitale e' solo la pirateria, cioe' il download illegale di materiale audio e video.
Per rispondere a questa nuova sfida Sony, per esempio, sta convertendo circa 500 titoli di film in un formato digitale che puo' essere scaricato e venduto. La Universal Pictures, un ramo della Nbc Universal, che ha prodotto successi mondiali come 'Friends' e 'Will & Grace', sta preparando circa 200 titoli destinati alla vendita digitale online. I primi della classe sono quelli di Warner Bros che hanno fatto sapere di aver gia' digitalizzato 5000 titoli e di essere pronti a metterli in rete per essere scaricati con un click nei prossimi mesi.
Ma il problema e' piu' complesso. La pirateria e' forte proprio su quei prodotti video che le stesse case di produzione non vogliono mettere on line. Si tratta dei film che hanno sbancato i botteghini o degli show televisivi i cui intervalli pubblicitari rendono di piu'. Metterli on line singificherebbe perdere tutti i fatturati sia di vendita di DVD che di raccolta pubblicitaria nel caso del prodotto televisivo. E il prezzo del download potrebbe non essere sufficiente a coprire quelle perdite.
''La trasmissione, il satellite e il cavo sono tutti modelli che offrono la possibilita' di generare introiti per la compagnia- ha spiegato Robert Wright numero uno della Nbc Universal- mentre Internet anche se potrebbe essere piu' conveniente, rappresenta ancora un campo minato''.
I tempi per i 'film in rete' sono comunque brevi: si parla negli Stati Uniti di settembre o ottobre. Gli studi di produzione venderanno molto probabilmente i titoli a grossi distributori internet come Msn di Microsoft, Connect della Sony, ma anche a nomi minori come Target o CinemaNow.
Per i prezzi ancora si discute, ma in generale per un film scaricabile in circa mezz'ora, il costo per l'utente finale potrebbe variare da 10 a 20 dollari, cioe' meno di un dvd ma piu' del noleggio.(ANSA).

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