Me a Pezzi

Un bidone da riempire di pezzi... (di me, forse... ma meglio di notizie).

Wednesday, July 20, 2005

USA: A 16 ANNI IN CLINICA PER CURARE L'OMOSESSUALITA'/ANSA

(ANSA) - NEW YORK, 19 LUG - Grazie al suo blog, ZACH un
adolescente gay del Tennessee, e' riuscito a rompere il silenzio
che circonda le cliniche cristiane americane che pretendono di
cambiare gli omosessuali in eterosessuali con corsi intesivi a
base di Bibbia e isolamento.
La sua storia l'ha raccontata il 'New York Times' dopo che su
internet in pochi giorni un tam tam di link e citazioni ha
portato la storia di ZACH agli occhi del pubblico.
Non e' stato tanto il venire fuori allo scoperto
dell'adolescente su un blog a destare l'attenzione della
'blogsfera', ma piuttosto la sua denuncia e il suo stato di
confusione dopo che i genitori gli hanno detto di volerlo
mandare a seguire un programma di riabilitzione per
omosessuali. In uno degli ultimi 'post' che ZACH e' riuscito
a scrivere prima di essere rinchiuso per sei settimane nella
clinica 'Refuge', un campo creato a Memphis dalla associazione
cristiana 'Love in Action', il ragazzo gay ha scritto:
''Per loro sono una persona sbagliata che non sta sul cammino
che Dio l'ha chiamato a seguire. E allora sto qui seduto in
lacrime proprio come tutti gli altri ragazzi come me che si
lamentano sul loro blog dei loro genitori, e non posso farne a
meno...E' come un campo di addestramento militare. Anche se
dovessi venirne fuori etero sarei talmente depresso e instabile
che non sarebbe servito a nulla'' e poi alle 2:33 della notte
prima di entrare nel campo: ''Prego perche' tutto questo finisca
presto...Non sono uno che si toglierebbe la vita, non sono uno
da suicidio, credo sia stupido, ma al momenento non riesco solo
a pensare ad altro - no non mi voglio uccidere - ma non faccio
altro che pensare ad ammazzare me e mia madre''.
Il 12 giugno la polizia dello stato del Tennessee ha
ispezionato il campo 'Refuge' per assicuarsi che non si
verificassero abusi sui giovani ospiti, proprio dopo che in
pochi giorni il diario online di ZACH ha fatto il giro della
rete. L'ispezione non ha portato a riscontrare segni evidenti di
abusi sui ragazzi.
Il primo commento arrabbiato e preoccuapato, dopo le parole
di paura e preoccupazione scritte da ZACH sul suo blog e' stato
quello di un musicista di Memphis, E. Friedman: ''Dovresti
andartene da casa, trovresti amici che ti possono aiutare''.
ZACH ha risposto: ''Non posso, voglio avere la mia infanzia. Se
questo e' quello che devo fare per averla allora lo faro''.
Nel giro di pochi giorni risposte, commenti ed email sono
arrivate al sito internet di Friedman. ''Ho avuto cosi tanto
traffico sulla mia pagina che la mia connessione e' saltata''.
Anche sul sito della associazione 'Love in Action' sono arrivate
piu' di 80mila email chon la richiesta di 'liberare' ZACH e di
lasciarlo venire via dalla clinica.
Il reverendo John Smid, direttore esecutivo di 'Love in
Action', non ha voltuo discutere nei dettagli la situazione
personale di ZACH per questioni di privacy, ma ha commentato
cosi' l'ondata di proteste e di email arrivate al suo sito:
''Hanno deciso che deve essere liberato. Ma forse nemmno lui lo
vuole, forse non ha davvero la personalita' adatta a sopportare
tutto questo''.
Il programma, che non prevede una completa trasforamazione da
omosessuale in eterosessuale, ma la dimimuzione fino a farlo
scomparire del desiderio sessuale verso persone del proprio
sesso, non sempre ha avuto gli effetti desiderati. Se lo stesso
reverendo Smid, un tempo gay, dice che ora non prova piu' nessun
tipo di attrazione per gli uomini, altri raccontano quanto sia
difficile rinunciare alle proprie vite e fingere di esser
qualcosa di diverso.
ZACH dovrebbe uscire dal programma la prossima settimana. Nel
suo ultimo post prima dell'ingresso nel campo ha ringraziato
tutti quelli che dalla rete lo hanno appoggiato con piu' di 1700
commenti e messaggi sul suo blog: ''Non vi preoccupate, ce la
faro'. Hanno detto che che le cose andranno meglio, che il
programma funzioni o no. Speriamo solo che non stiano mentendo''.
(ANSA).

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